Radioterapia

La radioterapia è una terapia localizzatanon invasivaindolore, effettuata per lo più in regime ambulatoriale, in grado di provocare la necrosi ovvero la morte delle cellule del tumore attraverso l’utilizzo di radiazioni di elevata energia chiamate radiazioni ionizzanti. La radioterapia utilizza radiazioni ad alta energia prodotte da specifiche apparecchiature chiamate acceleratori lineari (linac). . Questa apparecchiatura resta sempre ad una certa distanza dal corpo ed è in grado di dirigere il fascio di radiazioni in modo molto preciso sulla parte del corpo da trattare, senza che il paziente avverta alcun fastidio durante la seduta di trattamento. Questo tipo di radioterapia viene definita esterna

La radioterapia viene spesso utilizzata in associazione con la chemioterapia o con altre terapie mediche (farmacologiche) che aumentano la sua efficacia.

Le radiazioni sono dirette contro la massa tumorale e danneggiano la capacità delle cellule cancerose di moltiplicarsi: il tumore così trattato non è più in grado di crescere e si riduce progressivamente.

Sebbene la precisione della radioterapia sia aumentata sempre di più nel corso degli anni, può accadere che alcune cellule sane, vicine alla zona malata, siano colpite dalle radiazioni. Rispetto alle cellule tumorali, però, quelle sane sanno riparare meglio il danno inflitto dalle radiazioni, ragione per cui è possibile effettuare trattamenti efficaci di radioterapia con effetti collaterali in genere contenuti. Per valutare la risposta alla terapia bisogna comunque attendere 6-8 settimane dal termine dei trattamenti. A seconda del tipo di tumore e delle condizioni cliniche del paziente la radioterapia può essere utilizzata con diversi obiettivi:

  • radioterapia curativa o radicale: ha lo scopo di eliminare completamente il tumore;
  • radioterapia preoperatoria neoadiuvante: si esegue prima dell’intervento chirurgico di asportazione del tumore per rimpicciolirne le dimensioni e rendere così più semplice l’operazione. Serve anche a ridurre il rischio che un piccolo numero di cellule malate possa eventualmente diffondersi durante l’intervento;
  • radioterapia postoperatoria o adiuvante: viene prescritta dopo un intervento chirurgico di asportazione del tumore per aumentare le probabilità di eliminare ogni cellula cancerosa residua ed evitare che la malattia si ripresenti;
  • radioterapia palliativa: l’obiettivo è arrestare la crescita del tumore e alleviarne i sintomi, compreso il dolore nelle forme avanzate e metastatiche, migliorando di conseguenza la qualità di vita dei pazienti;
  • radioterapia ablativa: in questo caso dosi elevate di radioterapia vengono somministrate a livello di tumori di piccolo volume; di solito sono previste poche sedute di trattamento (da 1 a 5) e si usano le tecniche stereotassiche.

Il trattamento di radioterapia è personalizzato per ciascun paziente a seconda del tipo di tumore, delle sue dimensioni, della localizzazione nell’organismo e delle condizioni del paziente stesso. In relazione a diversi fattori, oltre al tipo di radioterapia più indicata e al metodo di somministrazione, viene stabilita la dose di radiazioni complessiva necessaria a distruggere il tumore, in quante frazioni vada somministrata e con quale frequenza, determinando dunque la durata della terapia. A redigere e a realizzare il piano di cura di un paziente che deve sottoporsi a radioterapia è un’equipe di specialisti che agiscono in stretta collaborazione.

In genere il gruppo è formato da:

  • il medico radioterapista oncologo
  • il fisico medico, laureato in fisica ma con una specializzazione post-laurea in fisica medica che, oltre a collaborare nell’elaborazione del piano di cura e calcolo della distribuzione della dose, è responsabile del funzionamento e dei controlli di sicurezza delle apparecchiature;
  • il tecnico di radioterapia, che configura e gestisce l’apparecchiatura della radioterapia secondo i dettagli definiti nel piano di cura preparato dal medico specialista e dal fisico medico. Il tecnico ha il contatto più stretto con il paziente, poiché lo segue direttamente nelle sessioni giornaliere di terapia, ne predispone il corretto posizionamento all’inizio della seduta e lo sorveglia durante il trattamento;

Oggi praticamente tutta la radioterapia è guidata da imaging.

La radioterapia conformazionale tridimensionale (o D-conformal radiotherapy o 3D-CRT). Il fascio di radiazioni viene conformato (sagomato) in base alla forma e al volume della massa tumorale, permettendo di utilizzare dosi più elevate di radiazioni orientandole in modo più preciso sul tumore, mentre le cellule sane circostanti sono esposte a dosaggi più bassi e quindi con minor rischio di effetti collaterali. La definizione del bersaglio da trattare si basa sulla tomografia computerizzata (TC) che fornisce una proiezione tridimensionale del tumore (da qui il nome).

  • La radioterapia a modulazione di intensità (IMRT – Intensity Modulated Radiation Therapy) o a intensità modulata del fascio. Di ultima generazione, è un’evoluzione della conformazionale e viene effettuata in quasi tutti i centri in Italia. Permette di modulare il fascio di radiazioni, avendo quindi fasci di intensità differenti, e di conseguenza di pianificare la dose più alta da dirigere sul bersaglio, ovvero sul tumore, anche nelle forme irregolari (per esempio concave), risparmiando i tessuti sani circostanti.
  • La radioterapia stereotassica o SBRT (Stereotactic Brain or Body Radiation Therapy). Permette di erogare un’alta dose di radiazioni su tumori di piccole dimensioni; è una tecnica molto accurata e precisa che risparmia i tessuti sani circostanti e per questo trova molte applicazioni, per esempio per il trattamento del tumore della prostata, del polmone, del pancreas e delle metastasi (cerebrali, polmonari, epatiche). Rientrano in questa categoria il Gamma Knife e il Cyberknife.

 La radioterapia viene spesso utilizzata in associazione con la chemioterapia o con altre terapie mediche (farmacologiche) che aumentano la sua efficacia

 Il trattamento radioterapico si articola generalmente in varie fasi:

 1- La prescrizione del trattamento radioterapico Per essere sottoposti a un trattamento di radioterapia è necessario eseguire  una prima visita ambulatoriale con il medico radioterapista. Il medico valuterà lo stato clinico e la relativa documentazione e deciderà se la radioterapia è indicata nel caso specifico.  Un momento importante della prima visita con il medico è la firma del consenso informato, successiva alla dettagliata descrizione da parte del medico dello stato attuale della malattia, delle caratteristiche del trattamento proposto, delle alternative terapeutiche e di tutti gli effetti collaterali (disturbi) che possono essere provocati dal trattamento radioterapico prescritto.  Fra la visita di prescrizione e la centratura (vedi oltre) può trascorrere un numero di giorni ampiamente variabile in relazione all’urgenza del trattamento e alla lista d’attesa. Generalmente l’appuntamento per la centratura viene comunicato durante la visita di prescrizione oppure in seguito telefonica mente.

2 Centratura: è la prima delle procedure messe in atto per la preparazione del trattamento e consiste in un esame TAC (senza mezzo di contrasto) che permette di acquisire tutte le informazioni necessarie sulla regione del corpo da irradiare (stabilita nella fase di prescrizione). La centratura ha una durata di circa mezz’ora ed è preceduta, in alcuni casi, dal confezionamento di un sistema di immobilizzazione (maschera termoplastica) per aiutare il paziente a mantenere la posizione corretta durante la centratura e il trattamento. Nella maggior parte dei casi, al termine della centratura il tecnico di radioterapia esegue 3 o più tatuaggi puntiformi indelebili sulla pelle del paziente, indispensabili per il corretto posizionamento del paziente durante le fasi successive del trattamento.

  1. Il trattamento dura solo pochi minutima occorre tempo per la fase di preparazione e per collocare il paziente in una posizione precisa (verificata tramite sistemi guidati dalle immagini) In genere si effettua una seduta di radioterapia al giorno dal lunedì al venerdì, con pausa il sabato e la domenica. Il periodo di trattamento complessivo dura in media qualche settimana(intorno alle 20-25 sedute). In casi specifici lo schema di radioterapia prevede un’unica seduta e in questo caso il trattamento si definisce radiochirurgia. Le nuove tecnologie hanno permesso di ridurre il numero delle sedute, utilizzando schemi ipofrazionati dove la dose giornaliera è più alta rispetto agli schemi normofrazionati.

In ogni caso, quando la seduta di radioterapia è terminata il paziente non è assolutamente radioattivo e pertanto può stare a contatto anche stretto con familiari e conoscenti.

Le sedi che effettuano questi esami

Le sedi che effettuano questi esami

Centro Polidiagnostico, Polispecialistico e Analisi Cliniche

Via Alcide De Gasperi, 107 – 80011 Acerra (NA)

Tel: 0813193111